Oculus chiude Story Studio, la sua casa cinematografica VR

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Lo studio cinematografico VR vincitore di un Emmy chiuderà per dare spazio ai creatori di contenuti esterni a Oculus

Oculus VR ha annunciato la chiusura di Story Studio, la divisione che si occupa della realizzazione di contenuti in realtà virtuale come videogiochi e film. L’annuncio è arrivato da Jason Rubin, VP Content dell’azienda di proprietà di Facebook. La società fondata da Palmer Luckey, che si dice abbia abbandonato la sua creatura a seguito degli scandali di cui si è reso protagonista, non smetterà di produrre prodotti di intrattenimento ma lascerà che siano creatori di contenuti terzi a farlo per lei.

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Oculus ha infatti stanziato un fondo per artisti di 50 milioni per la realizzazione di progetti non legati al gaming. La cifra in futuro potrebbe essere anche più elevata in quanto è tratta da un altro fondo da 250 milioni che attualmente finanzia videogiochi e film. Oculus fornirà inoltre il massimo supporto agli artisti attraverso tutorial e altre iniziative. Per quanto riguarda Quill, lo strumento per disegnare su “una tela VR infinita”, la piattaforma continuerà a essere disponibile ma sembra non ci sarà un ulteriore sviluppo in futuro. Rubin ha inoltre sottolineato che la chiusura dello studio non rientra in un piano di riorganizzazione aziendale.

Story Studio è tra le realtà più all’avanguardia per quanto riguarda la produzione di contenuti artistici VR. Fino ad oggi lo studio ha realizzato tre cortometraggi: Lost, Henry e Dear Angelica. Il secondo è stato premiato con un Emmy nella categoria “Outstanding Original Interactive Program” mentre il terzo ha ottenuto grande successo al Sundance Festival 2017. Story Studio è famoso anche per alcuni videogiochi come Rock Band VR e Robo Recall.

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