Facebook protegge il copyright video con un’acquisizione

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Facebook acquisisce Source3 per tracciare gli indirizzi IP e combattere la pirateria video

Facebook vuole mettere i video al centro dell’esperienza dei suoi utenti. Questo tipo di contenuti risulta molto più attraente per gli iscritti e remunerativo dal punto di vista pubblicitario. Non deve quindi sorprendere che il social network voglia gradualmente dare sempre più spazio ai filmati relegando i post testuali a un ruolo minore. Il problema è che molti dei video condivisi sulla piattaforma sono in realtà piratati e quindi violano il copyright di chi li ha effettivamente realizzati. La questione potrebbe diventare ancora più difficile con la prossima introduzione da parte di Facebook delle sue serie TV e programmi proprietari, il cui lancio è stato ritardato alla fine dell’estate. L’azienda di Menlo Park ha già a disposizione diversi strumenti per combattere la pirateria e ieri ha completato l’acquisizione di una startup che l’aiuterà a renderli ancora più efficaci.

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Facebook ha acquistato una società newyorkese chiamata Source3 e specializzata nel tracciamento degli indirizzi IP. Questa tecnologia è perfetta per analizzare varie categorie di video condivisi in Rete (musica, sport, moda, etc.) e scoprire se chi lo ha diffuso è detentore dei diritti d’autore o un pirata. Source3 potrebbe inoltre essere utile per targettizzare meglio il pubblico e proporgli annunci pubblicitari mirati sui suoi interessi. I fondatori di Source3 sono inoltre gli stessi creatori di RightsFlow, piattaforma per la gestione dei diritti musicali acquisita da Google nel 2011.

Facebook consente agli autori di segnalare la violazione del copyright per poi procedere alla rimozione del contenuto incriminato ma dall’aprile scorso permette anche di trasferire i ricavi pubblicitari connessi al video al vero detentore dei diritti d’autore senza che questo venga cancellato dalla piattaforma.

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