SpaceX: razzi riutilizzabili in 24 ore dal 2018

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SpaceX entro il 2018 conta di possedere la capacità di riutilizzare ogni parte dei suoi vettori Falcon 9

Per il futuro dell’esplorazione spaziale è fondamentale ridurre i costi delle missioni. SpaceX ha già lavorato in questo senso e ha dimostrato di poter riutilizzare una parte delle componenti dei razzi una volta rientrati dallo spazio. La stessa cosa era riuscita anche a Blue Origin di Jeff Bezos ma nel suo caso si è trattato di una missione suborbitale mentre il vettore dell’agenzia spaziale di Elon Musk aveva lasciato l’atmosfera terrestre. Durante la conferenza di Ricerca e Sviluppo della Stazione Spaziale Internazionale, il numero uno dell’agenzia spaziale ha illustrato i suoi progetti per il futuro e ha annunciato che a breve sarà possibile riutilizzare tutti i moduli dei razzi Falcon 9.

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SpaceX a partire dal 2018 avrà le capacità per recuperare e rigenerare i vettori entro 24 ore dal rientro in modo da poterli sfruttare per altre missioni. In questo momento l’azienda si sta concentrando sul riciclo dell’ogiva dei razzi il cui costo è di circa 6 milioni di dollari. Inoltre, entro il prossimo anno SpaceX dovrebbe riuscire a riutilizzare anche il secondo modulo dei Falcon 9. Questa possibilità ridurrebbe drasticamente il costo delle missioni aprendo una nuova era nell’esplorazione spaziale. La roadmap di Musk è in linea con i suoi obiettivi di portare l’uomo su Marte entro il 2020. L’agenzia però ha abbandonato l’idea di sfruttare il sistema di atterraggio propulsivo per le navicelle Red Dragon 2 in favore di una nuova tecnologia che arriverà solo tra qualche tempo.

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