Huawei è stata multata negli Stati Uniti di 10,5 milioni di dollari per aver violato alcuni brevetti relativi alla connettività 4G di proprietà di PanOptis
Per Huawei conquistare gli Stati Uniti si è rivelata un’impresa più complicata del previsto. Il terzo produttore di smartphone al mondo è rimasto coinvolto nella battaglia sui dazi tra Donald Trump e Pechino e l’opinione degli utenti americani nei suoi confronti non è decisamente positiva. Non è un caso che l’operatore AT&T, che avrebbe dovuto sostenere la distribuzione del P10 nel Paese, sia venuto meno agli accordi presi a causa di una pressione politica da parte del governo. Il Dipartimento della Difesa ha addirittura imposto ai suoi dipendenti di non utilizzare i prodotti dell’azienda cinese. Come se questo non bastasse, la Casa Bianca sta indagando sui rapporti tra Huawei e Google e recentemente è arrivata una multa salata per violazione di brevetto.
Una corte del Texas ha imposto al produttore di Shenzhen una multa da 10,5 milioni di dollari per aver utilizzato in modo illecito alcune tecnologie relative al 4G LTE di proprietà di PanOptis. I fatti risalgono all’ottobre del 2017 ma stando a quanto riporta l’azienda statunitense quest’ultima avrebbe cercato un accordo con Huawei tra il 2014 e il 2016 senza successo. PanOptis afferma di aver avanzato al colosso cinese termini equi e ragionevoli per utilizzare in licenza i suoi brevetti ma questo si sarebbe rifiutato di ascoltare qualsiasi proposta. Le tecnologie contestate permettono di omologare gli smartphone agli standard di connettività 4G richiesti dal settore e sarebbero state utilizzati su prodotti come Nexus 6P , Mate 9 e P8 Lite. Nella denuncia non vengono citati altri smartphone ma è probabile che la lista possa essere più lunga. Huawei, che con il nuovo P30 promette di offrire prestazioni maggiori a Mate 20 Pro, ha dichiarato che farà ricorso nei confronti della sentenza.
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