Reggio Emilia: pusher arrestato per spaccio via WhatsApp

Un 35enne napoletano è stato arrestato per spaccio di stupefacenti. L’uomo utilizzava l’app di messaggistica per raccogliere gli ordinativi

La droga corre anche in Rete. Dopo l’arresto di 10 giovanissmi a Brindisi che spacciavano attraverso Facebook, sabato a Reggio Emilia è stato arrestato un pusher 35enne che utilizzava WhatsApp per prendere gli ordinativi ed evitare di essere intercettato.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

La droga 2.0

Nell’abitazione dell’uomo, originario di Napoli, i Carabinieri hanno trovato una dozzina di grammi di marijuana, un registro dove erano appuntati nomi dei clienti e la quantità di droga venduta e un iPhone in cui i militari hanno trovato i messaggi di WhatsApp incriminati. Uno stratagemma simile era stato utilizzato da un gruppo di minorenni di Torino che utilizzavano anch’essi l’app a scopo di spaccio.

I dispositivi mobili sono diventati un nuovo strumento per i pusher per velocizzare i propri traffici con una certa sicurezza. L’antidroga statunitense ha infatti richiesto ad Apple di rivedere i sistema di crittografia perché iMessage risulta non intercettabile.

Leggi anche:  Per OpenAI è impossibile addestrare l’IA senza violare il copyright