Un video della BBC incastra Amazon: non tutela la salute dei dipendenti

Il prof. Michael Marmot afferma che i dipendenti di Amazon che lavorano nei magazzini possono essere facilmente colpiti da “malattie mentali e fisiche”

Da anni Amazon, che ha presentato il suo Kindle Fire Hdx, è accusata di imporre ai propri dipendenti condizioni di lavoro quasi disumane. Per dimostrare ciò, il giornalista 23enne della BBC Adam Littler è riuscito a farsi assumere in uno dei magazzini del colosso dell’e-commerce a Swansea, in Galles, e con una telecamera nascosta ha filmato la sua giornata lavorativa. Dopo la visione del video il prof. Michael Marmot, docente di Epidemiologia e Sanità pubblica alla University College London, ha affermato che con questi ritmi di lavoro i dipendenti di Amazon, che in Francia dovrà cambiare le sue strategie di marketing, sono sicuramente predisposti a “malattie mentali e fisiche”. Con ogni probabilità gli addetti al magazzino di Amazon fanno parte di quel 25% di europei che soffrono di stress sul posto di lavoro.

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Una giornata tipo nei magazzini di Amazon

Littler ha filmato le sue attività durante un turno notturno di 10 ore e mezza per una retribuzione di 8,25 sterline all’ora. Il compito del giornalista era quello di individuare in mezzo agli scaffali il pacco relativo ai singoli ordini e metterli sul carrello. Il luogo dove trovare gli oggetti gli era fornito tramite cuffie. Littler ha avuto a disposizione 33 secondi per ogni operazione e in caso di errore, il sistema, che registrava le performance del reporter per poi sottoporla al suo supervisore, lo segnalava con un allarme. Durante il suo turno Littler ha percorso 17 chilometri. “Siamo delle macchine, siamo dei robot. Probabilmente non ci considerano nemmeno umani, non lo so”, ha dichiarato il giornalista.

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Amazon, che negli USA consentirà spedizioni anche nel weekend grazie alle Poste, ha risposto alle accuse affermando che la salute dei propri lavoratori è la “priorità numero uno” e che nessuna ispezione ufficiale ha mai messo in luce il problema.