Hacker russi hanno violato la Casa Bianca

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La CNN afferma che alcuni hacker russi hanno violato la sicurezza della Casa Bianca. Gli USA minimizzano l’attacco ma ammettono la sua vulnerabilità

A causa della difficile situazione in Ucraina, i rapporti fra Stati Uniti e Russia sono attualmente piuttosto freddi e la situazione sembra che non migliorerà nel breve termine. Secondo quanto riferisce la CNN, alcuni hacker russi sono riusciti a violare i sistemi della Casa Bianca e hanno ottenuto informazioni che molti “pagherebbero a peso d’oro” come l’agenda in tempo reale del Presidente Barack Obama. L’emittente afferma che l’Fbi, i servizi segreti e le altre agenzie di intelligence considerano questa violazione il peggior attacco informatico mai subito dagli USA e ancora non sono riuscite ad individuarne gli autori, che pare siano direttamente al soldo del governo russo.

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La Casa Bianca minimizza la portata dell’attacco

Il consigliere per la Sicurezza nazionale USA, Ben Rhodesnon, ha confermato che esiste un certo livello di “vulnerabilità” dei sistemi informatici della Casa Bianca ma sottolinea che le notizie riportate dalle CNN sono solo “congetture” riguardanti una violazione avvenuta nell’ottobre scorso che ha riguardato il Dipartimento di Stato. Inoltre, non ci sarebbe alcuna prova che gli hacker siano alle dipendenze del Cremlino. Dal canto suo, l’esecutivo guidato da Vladimir Putin ha definito “un’abitudine occidentale” quella di accusare la Russia di qualsiasi attacco. “Non so quali fonti siano.  – ha dichiarato il portavoce di governo, Dmitri Peskov  – Sappiamo che incolpare la Russia di tutto è diventato uno sport”.

A seguito dello scandalo Datagate, la prima preoccupazione dei governi è quella di proteggere i propri sistemi informatici. Cina e Stati Uniti da anni si accusano vicendevolmente di utilizzare gli hacker per rubare informazioni sulle rispettive aziende e infrastrutture. Anche la Russia non è al di fuori di questa cyberguerra globale. Gli USA hanno arrestato due pirati russi del gruppo Oleg Pliss, il team di pirati che bloccava i prodotti Apple attraverso iCloud, e hanno messo una taglia milionaria sulla testa di Evgeniy Bogachev, il creatore del temuto malware Cryptolocker. Putin, invece, aveva qualche tempo fa annunciato la possibilità di escludere il suo Paese dall’internet globale in caso di violazione, salvo poi tornare sui suoi passi affermando di voler solamente migliorare la sicurezza dei sistemi informatici nazionali.

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