Google forma gli apprendisti con la realtà virtuale

google realtà virtuale formazione

Google ha messo alla prova alcuni apprendisti baristi con la realtà virtuale e ha scoperto che con questa tecnologica si impara più in fretta il mestiere

La realtà virtuale potrebbe diventare il futuro della formazione professionale. Moltissimi ragazzi alla prima esperienza lavorativa non hanno ancora accumulato tutte le competenze necessarie per svolgere al meglio un impiego e sono quindi costretti a imparare passo dopo passo fino ad acquisire maggiore sicurezza. Google ha pensato che questo processo potrebbe essere accelerato attraverso l’uso della realtà virtuale e ha quindi avviato un semplice esperimento tramite i suoi laboratori Daydream Labs, che si occupano dello sviluppo delle diverse soluzioni di Big in ambito VR come l’omonimo visore.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Google ha diviso un gruppo di apprendisti baristi in due gruppi. Al primo ha sottoposto una serie di video tutorial su YouTube per mostrargli come eseguire operazioni come preparare un caffè con l’apposita macchina. Al secondo invece è stato chiesto di indossare un visore VR e di prendere in mano i controller con feedback aptico per eseguire le attività viste nei video in un ambiente virtuale.

Google, come ha sottolineato in una nota sul suo blog, ha sperimentato che coloro che hanno utilizzato la realtà virtuale hanno preparato un caffè con maggiore velocità e commettendo meno errori. Big G ha comunque sottolineato che nessuno dei due gruppi è stato perfetto.

La realtà virtuale sembra quindi un strumento perfetto per la formazione degli apprendisti ma ad oggi un’esperienza sul campo risulta ancora la soluzione più efficace per imparare il mestiere. Google, che sta preparando un servizio molto simile alla News Feed di Facebook e Twitter, afferma che i giovani che hanno indossato il visore VR erano meno propensi a seguire le indicazioni mostrate e agivano con troppa fretta e per tentativi ignorando spesso alcuni passaggi. Inoltre, il mondo virtuale è un ambiente protetto in cui non emergono problematiche come la possibilità di infortuni sul lavoro, sbalzi di temperatura, pressioni da parte dei clienti e molto altro ancora.

Leggi anche:  Apple accetta richieste dagli sviluppatori per i Vision Pro