I dipendenti di Microsoft si ribellano: “No agli Hololens per uso militare”

Hololens

I lavoratori di Microsoft chiedono all’azienda di rinunciare a un contratto con il Governo per la fornitura di Hololens all’esercito americano

E’ nato un forte movimento all’interno delle aziende del settore hi-tech che vorrebbe che le tecnologia prodotta dalle rispettive società non fosse utilizzata a scopo militare. Oggi anche i dipendenti di Microsoft hanno aderito a questa causa chiedendo al colosso di Redmond di rinunciare a un grosso contratto governativo che riguarda gli Hololens. Nello specifico l’accordo prevede la fornitura di 100mila visori per la realtà aumentata all’esercito statunitense e ha un valore di ben 479 milioni di dollari. I dispositivi verranno utilizzato per l’addestramento e forse anche sul campo di battaglia. “Siamo preoccupati che la tecnologia che abbiamo contribuito a costruire finisca per aumentare la letalità di un Governo”, scrivono i lavoratori di Microsoft in una lettera pubblica. I lavoratori Redmond denunciano poi la poca trasparenza per come l’azienda ha gestito la commessa e sottolineano che non è mai stato chiesto il loro consenso a condividere le loro capacità con l’industria militare: “Pretendiamo di avere parola su come venga usato il nostro lavoro”

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Nei mesi scorsi anche i dipendenti di Google si sono ribellati alla propria azienda per il progetto Maven, che prevedeva l’utilizzo del cloud computing di Mountain View per l’analisi delle immagini riprese dai droni del Pentagono. Alla fine Big G ha poi deciso di annullare il contratto proprio a causa delle pressioni della sua forza lavoro. Tornando a Microsoft, la società fondata da Bill Gates potrebbe svelare a breve la seconda generazione di Hololens e forse si tratterà di visori maggiormente incentrati a un utilizzo da parte di utenti consumer.

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