La compagnia ha confermato l’intenzione di sviluppare un telefonino con schermo flessibile, probabilmente dopo aver analizzato la risposta del mercato ai modelli attuali
Google è stato uno di quei nomi tirati in ballo quasi subito, quando si è parlato di telefonia pieghevole. Il motivo? Qualche mese fa, una delle beta di Android Q aveva mostrato il supporto nativo allo schermo flessibile e alla possibilità di declinare applicazioni dalla visuale classica a quella doppia o comunque “allargata”. Ma in calce alla conferenza per sviluppatori I/O 2019, ne sappiamo qualcosa in più, e soprattutto di ufficiale, intorno ad un eventuale progetto. La notizia arriva da un’intervista con Mario Queiroz, responsabile dello sviluppo Pixel di Google, che ha parlato con CNET e ha confermato che l’azienda ha già realizzato prototipi di Pixel pieghevoli. Queiroz ha dichiarato: “Stiamo sicuramente sperimentando la tecnologia e lo stiamo facendo da molto tempo, non credo che ci sia ancora un chiaro caso d’uso tuttavia”.
Mercato da scoprire
Il motivo di queste tempistiche ancora non chiare è che il mercato di riferimento è sin troppo acerbo per dare risposte sul successo o meno di prodotti foldable. Queiroz crede che i telefoni pieghevoli siano attualmente una caratteristica alternativa che un must, quindi è improbabile che vedremo una variante Pixel finché il panorama, a livello tecnico, non migliorerà considerevolmente. Quando accadrà è difficile da immaginare. Samsung, che pure sembrava sul punto di vendere il suo Galaxy Fold, ha dovuto fare marcia indietro, risolvendo i primi proboemi mostratisi sulle unità di prova, senza dare una minima .parvenza su quando si potranno davvero mettere le mani sull’oggettino. Nel marzo di quest’anno, abbiamo visto un brevetto di Google che suggeriva il lavoro sulla tecnologia pieghevole con un design simile a una conchiglia. È probabile che sia stato accurato, ma potrebbe anche essere che l’azienda sta testando vari tipi di design in vista di un lancio finale più in avanti.