Bianconi del PdL: “Facebook faccia chiarezza sulla privacy”

Il vice capogruppo del PdL alla Camera punta il dito sul sistema di sicurezza adottato da Facebook

Il Ministro dell’Interno Angelino Alfano e il vice capogruppo del PdL alla Camera Maurizio Bianconi chiedono chiarezza a Facebook sul trattamento dei dati personali dei propri utenti. Dopo il rilascio in Rete di 6 milioni di e-mail e la scoperta che l’app per Android registra i numeri di telefono dalle rubriche i due politici sottolineano la violazione “palese e continua” dei diritti sanciti dalla Costituzione di libero pensiero, segretezza della corrispondenza, domicilio e dati “riguardano i diritti inviolabili dell’uomo”.

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Il Governo deve predisporre opportuni controlli

Facebook, che si è detto estraneo a PRISM, viene accusato di compiere ” azioni di dubbia correttezza nei confronti dei dati sensibili forniti dagli utenti. La privacy di oltre 13 milioni di italiani è a rischio” e di essere “particolarmente carente di misure di sicurezza interna” in quanto troppo “frequenti sono le mail di scuse che arrivano dagli amministratori di sistema” in seguito a violazioni. Bianconi quindi ritiene “necessario che il ministero dell’Interno predisponga al più presto una verifica e gli opportuni controlli in merito per non mettere a rischio la sicurezza di milioni di italiani”.

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