Paddle: lo smartphone che cambia forma a seconda della funzione

Paddle è uno smartphone che a seconda dell’operazione effettuata cambia forma come un cubo di Rubik

L’avvento di nuove tecnologie, come gli schermi flessibili OLED, stanno spingendo i produttori verso smartphone dalle forme più innovative e bizzarre. Google, che ha presentato il suo device per il 3D Tango, toglierà il velo ad aprile al suo Ara, il primo smartphone completamente assemblabile. I ricercatori del dipartimento di Human Computer Interaction dell’Università di Hasselt sono però andati oltre. Gli scienziati belgi hanno creato Paddle, un telefono che cambia forma a seconda della funzione che si sta utilizzando.

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Paddle e il cubo di Rubik

Paddle si basa sullo stesso principio del cubo di Rubik ed è dotato di 15 diverse configurazioni associate ad altrettante funzioni. Quando ad esempio riceviamo una chiamata, basta che lo smartphone sia piegato in due. Se nello stesso momento vogliamo visualizzare l’agenda, basterà aprirlo in 4 parti o in 8 se vogliamo visualizzare una cartina.

L’unico neo di Paddle è legato al fatto che necessita di componenti esterni per poter funzionare. Lo smartphone necessita infatti di un proiettore e di un sistema ottico costituito da 8 telecamere a infrarossi. Quest’ultime registrano i movimenti delle dita dell’utente e la posizione delle diverse parti dello smartphone mentre il proiettore invia l’interfaccia utente sulla superficie di Paddle per permettere l’interazione fra utente e device. In futuro, si stima entro 2 anni, tutto ciò sarà integrato all’interno di un display OLED sensibile ai movimenti.

 

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