Instagram permette di acquistare prodotti online anche in Italia

evento in sardegna per appassionati di instagram
La Sardegna si prepara ad accogliere la più grande community italiana di appassionati di Instagram

Instagram anche in Italia consentirà alle aziende di inserire speciali tag con cui gli utenti potranno acquistare i prodotti ritratti nelle foto

Instagram alla fine del 2016 ha deciso di lanciarsi nel mondo dell’e-commerce attraverso la piattaforma Shopping. Partendo dagli Stati Uniti, il social network ha quindi fornito alle aziende una serie di tag da associare ai propri prodotti. All’utente è sufficiente cliccare sulle immagini per essere reindirizzato sul sito del brand e procedere all’acquisto online. All’interno delle foto dei prodotti è inoltre presente una descrizione dettagliata delle loro caratteristiche e prezzo. La funzione ha avuto un discreto successo e per Instagram è arrivato il momento di offrire la stessa possibilità anche agli iscritti italiani.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Instagram, che sta lavorando per il lancio delle videochiamate, afferma che circa l’80% degli utenti segue almeno un’azienda. Si tratta di un patrimonio troppo ghiotto per non essere sfruttato nell’ottica dell’e-commerce. Più di 200 milioni di persone al giorno visita il profilo di un qualche brand e un terzo delle Storie più popolari sono proprio quelle realizzate da marchi di successo. Il social network, che deve guardarsi dalla crescita della rivale Vero, ha inoltre sottolineato come solo nell’ultimo mese ci siano state 180 milioni di interazioni tra utenti e imprese.

“Instagram è da sempre un luogo in cui le persone scoprono nuovi marchi e prodotti. – ha spiegato Alberto Mazzieri, Industry Manager di Facebook Italia – Shopping su Instagram garantisce ai brand un ulteriore modo per creare legami preziosi con la community, e non vediamo l’ora di scoprire come le aziende in Italia sfrutteranno le opportunità offerte da questa nuova funzionalità”.

Leggi anche:  Apple, la Mela della discordia è svizzera