Microsoft si schiera con Apple contro l’Fbi

Cosa ne pensa Microsoft della vicenda Sam Altman?

Apple ha detto no alla richiesta di sblocco dell’iPhone di San Bernardino e ottiene il sostengo ufficiale di Microsoft

Apple ha trovato un nuovo alleato nella battaglia sulla privacy con l’Fbi. Microsoft ha depositato in tribunale un documento formale in cui prende le difese della Mela contro la richiesta del governo statunitense di fornire al bureau una chiave di accesso all’iPhone 5C di uno degli attentatori della strage di San Bernardino. La scelta dell’azienda di Redmond, che ha definitivamente abbandonato Project Astoria, è contraria al parere del suo fondatore Bill Gates, che ritiene legittimo il proposito del governo statunitense. Microsoft ritiene che per risolvere un problema attuale sia necessaria una legge attuale. Con questa affermazione il colosso dell’ICT si riferisce all’All Writs Act, una legge del 18esimo secolo utilizza dal governo per motivare la sua richiesta ad Apple. Il sostegno di Microsoft alla battaglia della Mela, che segue quello di Google e altre grandi aziende del web, è stato ufficializzato da Brad Smith, numero uno dell’ufficio legale di Redmond.

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Nel frattempo Apple ha confermato al tribunale della California che deve decidere sulla questione che non fornirà alcun supporto all’Fbi nello sblocco dell’iPhone del terrorista. Nel documento di 65 pagine la Mela conferma che il bureau ha fatto richiesta di sbloccare altri dispositivi oltre a quello legato a San Bernardino e non si tratta quindi di “un caso isolato” come ha dichiarato il direttore dell’Fbi, Sean Comey. Intanto gira voce che l’azienda di Cupertino stia cercando di rendere i suoi sistemi di sicurezza ancora più difficili da superare. Business Insider riferisce che Frederic Jacobs, uno degli sviluppatori dell’app di messaggistica Signal, è entrato nel team CoreOS di Apple. La chat è celebre per essere molto attenta alla privacy degli utenti ed è utilizzata dalla talpa del Datagate Edward Snowden.

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