Bitcoin: la Procura teme favoriscano la malavita

bitcoin cambio esente IVA

Il Procuratore di Roma, Luigi Ciampoli, ritiene che i Bitcoin possono diventare un facile strumento per compiere attività illecite. Anche Bankitalia è dello stesso avviso

I Bitcoin sono forse l’oggetto più controverso del nuovo millennio. Molti, come Apple  Paypal, vedono nella moneta digitale un’opportunità di business dalla crescita esponenziale ma altrettanti, come l’Ue e la Cina, la temono. A pochi giorni dall‘installazione del primo bancomat per cryptovaluta a Roma, Bankitalia e la Procura della Capitale lanciano l’allarme sul possibile utilizzo illecito di questa tecnologia.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Il Procuratore generale di Roma, Luigi Ciampoli, ha espresso tutte le sue perplessità riguardo alla sicurezza dei Bitcoin e agli usi illeciti di cui possono diventare protagonisti, cosa che è effettivamente già successa all’estero.

Bitcoin? “Possono diventare strumento di terroristi e malviventi”

La moneta digitale, secondo il PG della Capitale, “non offre chiarezza nella tracciabilità e può essere strumento per riciclaggio di denaro, finanziamento del terrorismo e delle mafie e per traffici illeciti”. “In caso di trasferimento di Bitcoin  – ha continuato il magistrato della Repubblica – non si ha garanzia di poter individuare l’identità reale delle persone coinvolte nelle operazioni e, in particolare, del nuovo proprietario, identificato da un codice numerico”.”Il sistema  – ha concluso  – potrebbe anche comportare per la collettività nuove interessanti prospettive, la cui legittimità, però, sembra sollecitare adeguati interventi normativi che mettano al riparo gli operatori da forme di incertezza e scarsa visibilità, che troppo spesso non sono solo fenomeni di scarsa attenzione o trascuratezza, ma di sapiente orchestrazione criminale”.

Anche Claudio Clemente, direttore dell’unità di informazione finanziaria di Bankitalia, sottolinea come i Bitcoin possono essere facilmente diventare uno strumento in mano alla malavita: “Sono in corso approfondimenti sul potenziale rischio di riciclaggio e finanziamento del terrorismo dei Bitcoin, anche in considerazione di alcune segnalazioni di operazioni sospette ricevute su anomale compravendite di tale strumento che si vanno definendo a livello internazionale”.

Leggi anche:  Logistica: Ripresa con incertezze