Facebook: più trasparenza negli esperimenti sugli utenti

Facebook: più trasparenza negli esperimenti sugli utenti

Dopo lo scandalo dell’esperimento segreto sugli utenti, Facebook ha dato nuove linee guida ai ricercatori su come effettuare questo tipo di test

Qualche tempo fa Facebook, che sta sviluppando una nuova app chiamata Moments, è finito nell’occhio del ciclone per alcuni esperimenti effettuati sugli utenti a loro insaputa. Il social network, in collaborazione con la Cornell University e la University of California di San Francisco, ha effettuato alcuni test per valutare l’impatto dei post positivi sui contenuti condivisi. Per fare ciò, l’azienda di Menlo Park ha modificato e nascosto ad hoc le news feed di circa 700mila utenti. Gli esperimenti hanno ovviamente scatenato l’ira degli iscritti e sebbene Facebook abbia chiesto scusa per aver operato in segreto sono molti quelli che sono arrivati a cancellare il proprio account. Anche il Garante della privacy del Regno Unito aveva a suo tempo aperto un’indagine sulla questione.

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Oggi il social network, che ha portato anche in Italia i suoi suggerimenti sulla privacy, ha reso noto di aver modificato le direttive su questo tipo di test ma ha anche confermato che continueranno ad essere eseguiti.

Facebook farà più attenzione con gli esperimenti sugli utenti

“Sebbene l’oggetto della ricerca fosse importante a fini scientifici,  – ha dichiarato Mike Schroepfer, Chief Technology Officer di Facebook  – la reazione degli utenti una volta che il documento è stato pubblicato ci ha colti impreparati. Abbiamo tenuto presente ogni commento e critica. È chiaro che avremmo dovuto fare alcune cose in maniera differente”.

Facebook negli ultimi 3 mesi si è quindi impegnato a fornire ai ricerche nuove linee guida su come effettuare questo tipo di test e ha creato un gruppo interno che vigilerà su ogni progetto. Il social network ha comunque sottolineato che nessun autorità esterna potrà controllare i test e che i comportamenti degli utenti saranno ancora monitorati a scopi scientifici.

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Nonostante questa precisazione tutti sanno che questi esperimenti hanno anche un risvolto commerciale, in particolare per quanto riguardo la pubblicità, e la conferma arriva dallo stesso social network. “Crediamo fermamente nella ricerca, perché ci aiuta a costruire un Facebook migliore – ha continuato Schroepfer  – Come molte aziende moderne, i nostri prodotti sono basati su ricerche, sperimentazioni e test”.