Il governo USA si interessa ai rapporti tra Google e Huawei

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Le autorità USA indagano sulla partnership tra Google e Huawei nel campo della messaggistica per valutare eventuali rischi per la sicurezza nazionale

In questi ultimi mesi le tensioni tra Stati Uniti e Cina sul piano commerciale si sono fatte sempre più accese. La autorità americane ritengono che diverse aziende del Paese del dragone che operano negli USA siano in realtà sfruttate da Pechino per attività di spionaggio e costituiscano un serio rischio per la sicurezza nazionale. Le principali indiziate sono Zte e Huawei, i cui prodotti sono stati vietati ai dipendenti del Ministero della Difesa. Oggi, secondo quanto riporta il Wall Street Journal, il Congresso americano ha voluto indagare sui rapporti tra il terzo produttore mondiale di smartphone e Google. Huawei infatti ha stretto una partnership con il colosso di Mountain View che le consente di utilizzare Android Messages come sistema di default per l’invio e la ricezioni di messaggi e foto. Ciò secondo le autorità americane potrebbe consentire alla Cina di entrare in possesso di informazioni sensibili. Google afferma di non aver alcun rapporto privilegiato con Huawei per quanto riguarda il trasferimento di dati ma entrambe le aziende rischiano pesanti sanzioni.

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Per le aziende cinesi non poter vendere i propri prodotti negli Stati Uniti significa perdere un bacino enorme di potenziali clienti. Zte sembra quindi propensa a pagare una sanzione di 1,7 miliardi di dollari pur di poter fare il nuovamente il suo ingresso negli USA. Huawei invece è stata coinvolta in un nuovo scandalo legato alla privacy. In questi giorni è infatti emerso che Facebook le ha fornito i dati dei suoi utenti in modo da poter formalmente implementare la sua app mobile per Android. Il passaggio di informazioni sarebbe avvenuto senza il consenso degli iscritti al social network. Anche Google è finita nei guai con la legge ma al di là dell’Atlantico. L’Unione Europea il prossimo mese deciderà in merito alle accuse a lei rivolte per abuso di posizione dominante tramite Android. Big G rischia una multa pari all’10% del fatturato globale.

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