Boldrini: “Internet deve servire la democrazia”

Laura Boldrini:

Il presidente della Camera Laura Boldrini ha espresso tutte le sue preoccupazioni riguardo alla gestione di Internet, che lei considera uno strumento della democrazia

Il presidente della Camera Laura Boldrini, che in passato ha denunciato la violenza che spesso si scatena in Rete, è tornata a parlare del ruolo sociale di Internet. L’ex portavoce dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati ha voluto sottolineare come Internet debba essere uno strumento per la democrazia che avvicini le persone alle istituzioni e le une alle altre. Lo stesso concetto era stato espresso qualche tempo fa da Papa Francesco.

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Boldrini: “Internet deve servire la democrazia”

[blockquote style=”4″]”Siamo convinti che grazie agli strumenti offerti dalla rete le nostre democrazie possano trovare nuovo impulso. Convinti che passi anche per questa via la possibilità di ridurre la distanza che oggi si fa molto sentire tra le istituzioni e i cittadini. Convinti che la cittadinanza digitale rappresenti la nuova grande opportunità di rinnovamento civico del nostro tempo, senza frontiere, per una società più aperta, più giusta, più inclusiva”, ha detto la Boldrini in occasione della conferenza “Da Net Mundial in Brasile all’Internet Governance forum in Turchia. Un lungo viaggio verso una nuova governance di Internet”.[/blockquote]

Il presidente della Camera, che ha chiesto una maggiore regolamentazione del web, ha anche espresso le sue preoccupazioni riguardo al rapporto fra la tutela della privacy e la libertà di espressione, in particolare per quanto riguarda chi debba decidere quali siano i limiti che non possono essere superati:

[blockquote style=”4″]”Come garantire allo stesso tempo il diritto-dovere di informare e il diritto alla privacy, dopo la sentenza della Corte nei confronti di Google sul diritto all’oblio? E chi deve assicurarlo, questo bilanciamento tra due diritti fondamentali? Basta l’accordo tra soggetti privati? E ancora: come proteggerci dal dover pagare con la messa a rischio dei nostri dati personali l’accesso all’informazione? Anche in questo caso c’è un’importante sentenza alla quale far riferimento, quella con cui la Corte ha recentemente annullato la direttiva Ue sulla conservazione dei dati“.[/blockquote]

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Infine, la Boldrini è ritornata sulla violenza in Rete, che spesso colpisce i membri più deboli della società in modo gratuito. “Come far sì che quello sia davvero uno spazio accessibile a tutti, e non un dominio dei violenti?  – si chiede il presidente della Camera – Sono interrogativi estremamente complessi, che ci mettono davanti a scelte di rilevanza strategica per le nostre società. E perché le risposte siano corrette è importante che siano elaborate con il metodo giusto”.